La tua casa è in salute? La mappa dei ponti termici non ti porta al tesoro

La mappa dei ponti termici

Se hai già frequentato il mio blog e letto qualche articolo, avrai di certo compreso cosa sono i ponti termici e quali problemi comportano per un’abitazione. Se invece non hai mai letto nulla sull'argomento, ti faccio una rapidissima sintesi: un ponte termico è un punto di fuga del calore in inverno, ma anche causa di spreco di energia elettrica in estate (dovuta al condizionamento estivo). I ponti termici sono tra i grandi responsabili delle tue bollette salate!

E perché accade questo?

Il ponte termico è una zona dove esiste una discontinuità termica con le parti circostanti. Questa discontinuità è dovuta a difetti costruttivi, alla giunzione di differenti materiali, all’interruzione dell’isolamento delle strutture esterne, o a caratteristiche geometriche dell’edificio.

 

Ma come faccio a capire se nella mia casa ci sono ponti termici?

In moltissimi casi è facile capirlo, e ti spiegherò tra poco il perché. La temperatura superficiale interna nella zona del ponte termico è più bassa che nel resto delle pareti o delle strutture circostanti; questo può generare dei fastidiosi fenomeni di condensa superficiale: l’aria interna è ricca di umidità che si trasforma in acqua a contatto con la superficie fredda del ponte termico. In particolare se la temperatura di una certa superficie è di circa 13°C o inferiore, rispetto alla temperatura di circa 20°C dell'aria interna, in quel punto insieme alla condensa superficiale, si genera la muffa che trova le condizioni ideali per la sua proliferazione.

 

Facciamo un esempio concreto: la mappa dei ponti termici di un'abitazione

Le foto che seguiranno sono state scattate in un condominio costruito nel 2003. In sintesi questa è la struttura dell'involucro dell'edificio:

  • parete a cassetta: blocchi in laterizio con interposto un pannello di materiale isolante e struttura principale in calcestruzzo
  • tetto: laterocemento, travetti in calcestruzzo armato con tamponamento in laterizio

Tutte le soluzioni tecniche e i materiali sono quelli previsti dalla normativa nell’anno di costruzione.

 

Ponte termico su discontinuità

Caso 1. Il primo è il più classico dei ponti termici, quello rappresentato dalla discontinuità che si ha con la struttura principale in calcestruzzo e tamponamento in muratura con isolamento interno. Nel punto di passaggio tra i due materiali si interrompe l’isolamento interno e il calcestruzzo arriva fino alla superficie esterna delle pareti, rappresentando la via facilitata d’ingresso del freddo in inverno.

 

 

Ponte termico tra parete esterna e tetto

Caso 2. Qui risulta evidente un ponte termico in corrispondenza dell’aggancio tra parete esterna e tetto. L’insufficiente ventilazione e la minore temperatura tipica della zona notte, fa si che nelle camere ci siano i maggiori problemi di muffa. Inoltre è molto tipico il fenomeno di spostamento dell’umidità: la zona giorno, più calda di giorno, si riempie(*) di umidità; la sera si tengono le porte aperte per far si che l’aria calda si trasferisca alle camere, ma così facendo si trasferisce anche l’umidità contenuta nell’aria più calda; l’umidità si scontra con una temperatura inferiore, soprattutto in corrispondenza del ponte termico, e condensa, generando la muffa.

 (*) Maggiore è la temperatura ambiente, più alta può essere la concentrazione di Umidità relativa nell’aria.

 

Tetto:muffa in corrispondenza dei ponti termici

Caso 3. In questa foto si può vedere come tutto l’elemento tetto sia interrotto da strutture in calcestruzzo tamponate da elementi in laterizio: la muffa si concentra lungo gli spigoli, non su tutta la superficie.

 

 

Cattivo isolamento degli infissiCattivo isolamento degli infissi

Caso 4. Uno dei più fastidiosi effetti del ponte termico è la presenza di muffa sotto il davanzale della finestra. Nelle case di una volta si è da sempre cercato di correggere questo problema posizionando il radiatore sotto la finestra, in modo da riscaldare la zona in corrispondenza del davanzale in marmo, via facilitata di ingresso del freddo. Nelle abitazioni di più recente costruzione il radiatore è stato molte volte spostato, come in questo caso, nell’angolo opposto della stanza oppure sostituito dal riscaldamento a pavimento. L’effetto (molto negativo) è più che evidente! Ovviamente se non è colpa del termometro se una persona ha la febbre, allo stesso modo non è colpa del posizionamento del calorifero se si crea il suddetto problema. L'errore è a monte, in una progettazione dell'involucro sbagliata.

 

Montaggio degli infissi eseguito senza isolamento

 

 

 

 

 

Caso 5. Anche il montaggio delle finestre è molto importante per evitare i ponti termici. In questo caso l’interruzione dell’isolamento interno alla parete e il cattivo montaggio del falso telaio del serramento hanno causato la presenza di muffa lungo tutto il bordo della finestra.

 

 

 

 

 

 

I due casi che seguono, invece, sono relativi ad un'altra abitazione, una bifamiliare su due livelli, ristrutturata alcuni anni fa senza aver fatto i necessari interventi di isolamento. La casa poi è stata fortemente trascurata dai proprietari. In questo caso siamo ad una situazione davvero molto critica. 

 

Umidità di risalitaUmidità di risalita

Caso 6. Se non è stata fatta una corretta coibentazione sotto il pavimento di un piano terra e le murature non sono adeguatamente protette dall’umidità di risalita, si può manifestare la presenza di muffa lungo il bordo inferiore delle stanze ma addirittura si può verificare il rigonfiamento del battiscopa in legno con fenomeni di marcescenza.

Riporto anche un altro caso che ho visionato personalmente, di un appartamento collocato sopra un portico, in un condominio. A soli 12 mesi dalla consegna dell'appartamento (nuova costruzione), i proprietari hanno dovuto sostituire parte del parquet, buttare alcuni tappeti letteralmente marci e chiedere i danni al costruttore. In qualche modo la situazione è stata risolta, con l'intervento del costruttore che ha aggiunto dei pannelli isolanti sotto il solaio di copertura del portico (verso l'esterno): anche questo lavoro svolto per correggere un evidente errore costruttivo, non si può dire sia stato eseguito a regola d'arte.

 

 

Muffa su tutta la pareteMuffa su tutta la parete

Caso 7. Alle volte la muffa è così estesa che si può affermare, senza ombra di dubbio, che la qualità edilizia è decisamente scarsa e la ventilazione naturale con ricambio d’aria assolutamente insufficiente.

 

Ponte termico in corrispondenza della cassetta di scarico del wc 

 

 

Caso 8. Questo è un caso particolare ma significativo, in quanto la muffa si è formata su una parete interna. Come mai? Dall'altra parte della parete c'è la cassetta dello scarico del water. La cassetta è stata collocata all'interno della parete senza alcun tipo di isolamento. Evidentemente quando la cassetta si ricarica, con acqua fredda, nei mesi invernali, la parete è sottoposta a differenze di temperature tali da generare lo stesso effetto che si otterrebbe con una parete esterna. Anche in questo caso esiste una discontinuità termica dei materiali. E anche in questo caso si è costruito male.   

 

 

 

 

 

Perché ti ho raccontato tutto questo su ponti termici, umidità e muffa?

Perché nonostante questo sia un fenomeno - soprattutto in regioni più fredde (come il Veneto) - largamente diffuso, nonostante questo problema causi enormi disagi e sprechi in moltissime abitazioni, noto che ancora oggi non si ha in molti casi la più pallida idea del perché negli appartamenti e nelle case si verifichino macchie di umidità, muffe e dispersioni termiche.

In situazioni come quelle rappresentate si può far poco con “metodi facili”. Non basta arieggiare, far asciugare d’estate le pareti e poi tinteggiare: la muffa ritornerà sempre perché si presentano le migliori condizioni per il suo insorgere.

Credo però sia importante sottolineare una cosa: non sempre al ponte termico è associato un fenomeno di muffa. In molti casi, infatti ad un ponte termico può essere associato solo un fenomeno di dispersione termica: con una termografia è possibile rivelare i ponti termici nascosti, ovvero quelli per cui non esistono le condizioni ottimali al verificarsi della muffa. Nel caso 4, ad esempio, abbiamo accennato ai radiatori sotto le finestre che prevenivano l'insorgere di muffa. In ogni caso il ponte termico non viene eliminato!

 

Ho qui rappresentato solo alcuni dei possibili fenomeni dovuti al cattivo isolamento di un’abitazione e alla non corretta progettazione degli elementi costruttivi. Ogni edificio ha le proprie caratteristiche, i propri nodi costruttivi e, di conseguenza, i propri problemi. Non esiste una soluzione univoca, ma ogni edificio necessita di una diagnosi preventiva prima di ipotizzare le eventuali soluzioni ed interventi.

 

Se qualcuno ti sta dicendo questo...

“È normale che ci sia un po' di umidità. Quello è il “punto freddo della casa”. Tutte le case ce l'hanno. Soprattutto nelle pareti a nord-est.”

...beh, non ti sta dicendo la verità. Se hai comprato da poco una casa nuova e ti ritrovi in una delle situazioni descritte, non farti "fregare". C'è un problema costruttivo, che ti porterai per sempre, a meno di poter intervenire in modo opportuno e mirato.

 

 PS: Hai anche tu uno di questi problemi? Il tuo caso è un po' diverso? Scrivimi un commento qui sotto oppure una email. E iscriviti alla mia newsletter!

 

 

Commenti  
Buonasera.La mia abitazione e' stata ristrutturata da circa 3 anni. Si trova al piano terra con sopra un terrazzo al quale e" stato applicato prima uno strato di circa 30 cm di cemento mescolato a una specie di polistirolo,l isolante x l acqua e le piastrelle.I muri perimetrali sono di mattoni pieni rivestiti all esterno dal cappotto. La casa e' molto umida.Mi hanno consigliato di applicare un foro in ogni stanza in modo da far circolare l aria. Ma non mi sembra una buona solizione. La casa e' fredda d inverno e calda d estate.La muffa che e' di colore verde si presenta In tutta la casa, pero' solo sul tetto ai bordi tra muro e soffitto, ma sopratutto segue le linee dei ferri dei tavelloni. Come posso risolvere il problema grazie
Salve, complimenti per il blog, molto ricco di informazioni utili. Le vorrei chiedere un cosa: in una camera del mio appartamento, con pareti verso l'esterno esposte a NE ed O, si sono formate agli angoli del soffitto delle macchie di umidità per tutta la lunghezza della parete: questo solo dopo aver sostituito le finestre e aver ridotto l'utilizzo e la temperatura del termosifone presente. Le macchie sono presenti lì dove passano le travi. I muri esterni sono di mattoni forati e non hanno isolamento ma solo un'intercapedine d'aria. Tra le soluzioni economicamente più abbordabili mi suggeriscono di utilizzare diversi prodotti in questo modo: prima un disinfettante a base di antibatterici naturali, poi un fissativo termoisolante anticondensa (per abbattere il ponte termico). Che ne pensa? Può essere una soluzione efficace? Grazie in anticipo della risposta.
Salve Riccardo,

Modificando la situazionei, ha peggiorato le condizioni interne e creato le condizioni per la muffa.

Disinfettare e spalmare qualche prodotto non risolverà il problema in maniera definitiva. Per abbattere il ponte termico serve di certo un intervento più risolutivo.
Buonasera,
io ho lo stesso problema del caso 8. Sulla parete si stanno formando delle macchioline in corrispondenza dello scarico del bagno.
Mi hanno consigliato di inserire uno strato di mapei nella stanza dove ci sono le macchie. Siccome la parete é colorata volevo sapere se ci sono altre soluzioni. Questo materiale lo potrei mettere anche dalla parete bagno? Ho delle piastrelle in più, oppure non si può fare?
Grazie mille.
Salve Bruna,

Dubito che una pennellata di un qualsiasi materiale sul muro possa essere risolutivo sul lungo periodo.
La situazione va trattata come nel caso di un muro esterno, intervenendo con isolante.

Saluti Laura
salve, io ho comprato casa ed è nuova, e abito da due anni è in classe B. Questo anno stò notando che mi stà uscendo la muffa pur avendo una pittura pesante nelle due camere ed è la parte che batte meno il sole. Mi sono rivolta al costruttore è lui ci ha consigliato di mettere un ventola che trattiere il caldo e butta fuori l'umidità che poi costa 700€ non sò fino a che punto risolvo il problema. Poi mi ha pure detto dipende come areggiamo la casa... questo problema ha anche le altre due appartamenti vicino a me. Non sò cosa fare se andare vie legali e fargli causa perchè ho due bimbi che respirano la muffa . ...cosa mi consiglia?
Salve Sumali,

non ho abbastanza informazioni per poterle dare una risposta.

La casa è nuova, di quando? Com'è stata costruita? Dov'è? Contratto, documenti di progetto,....

Come più volte detto, ogni situazione specifica ed in particolare la sua, necessita di una analisi approfondita.

La soluzione proposta dal costruttore è "una soluzione", ma non significa che questa lo esoneri dal rispondere dell'opera eseguita.
Buongiorno,
sto valutando se acquistare una casa ad un'asta giudiziaria.
Il prezzo è allettante ma nella perizia leggo che in cucina c'è una costante efflorescenza nella fascia corrispondente alla cordolatura del primo solaio a causa di un ponte termico dovuto alla mancata coibentazione del cordolo.
La parte in vendita è il piano terreno di una casetta a due piani.
Sono totalmente ignorante in materia e non ho idea di quanto possano costare i lavori di coibentazione e se per farli bisogna coinvolgere l'appartamento al piano superiore.
Complimenti per il blog e per la sua disponibilità.
Maria
Salve Maria,

il perito ha correttamente descritto un ponte termico strutturale, servirà dunque intervenire per correggere i problemi che esso genera.

Se deve acquistare ancora, calcoli bene il costo della ristrutturazione! E s, forse potrebbe preventivamente contattare il proprietario confinante per valutare di intervenire insieme, sarebbe indicato.
Saluti Laura
Buongiorno, io abito in un condominio del 2006,avente 2 piani e io sono al primo e sopra di me c'è il solaio: in camera da anni ho cominciato a vedere macchie verdastre inizialmente sull'angolo,poi sugli spigoli, ora cominciano a strisce lungo tutto il soffitto e pure agli angoli delle finestre.Ho chiamato il costruttore ma dice che è un problema di umidità e di arieggiare, ma io non credo proprio perchè arieggio ed inoltre casa mia non è umida,nelle altre stanze non ho alcuna muffa. Come posso far valere le mie ragioni con il costruttore che risulta ancora responsabile non essendo trascorsi i 10 anni?Ed essendo un probabile problema di condensa nel solaio (che non è accessibile) come sarà possibile risolvere? Grazie e cordiali saluti.
Buonasera Lorena,

far valere dal punto di vista le proprie ragioni, non è semplice, ma non impossibile.

Per prima cosa deve dimostrare che Lei arieggia e mantiene gli ambienti nelle condizioni "standard" di temperatura e umidità interna.

Successivamente, deve raccogliere dati tecnici che comprovano che la muffa si forma per difetti costruttivi.
Buongiorno
per facilitare la stesura dell'intonaco abbiamo rimosso l'infisso ma lasciato la persiana esistente, inoltre c'è da dire che nello stesso ambiente vi era un camino, ora rimosso ma la canna è rimasta lì con una visibile dispersione dei vecchi fumi nel soffitto stesso ora abbiamo il soffitto grondante di acqua nera, visibilmente intrisa delle sostanze pervenute dalla vecchia canna fumaria…rovinando l'intero soffitto che ora appare come una grande distesa di muffa a punti neri contornato di chiazze marroni.
Dimenticavo il soffitto è a contatto con un terrazzo sovrastante che palesemente si trasforma in ponte termico ancor di più perché parte del soffitto è stato realizzato con gettata di cemento dove non traspare neanche una piccola parte di mattoni forati(rossi) tipici di questi solai.
Spero che qualcuno possa darmi un consiglio su come eliminare la condensa…e la ricaduta dell'agglomerato dei detriti della canna fumaria dal soffitto.
Grazie
Buongiorno Marta,

la situazione andrebbe vista e valutata in modo diretto. Non credo di poterle dare alcuna indicazione... non ho neanche capito bene cosa è stato fatto, a dire il vero.

Per quanto riguarda il ponte termico del terrazzo, che credo si possa risolvere solo dall'interno, la invito a leggere qui: http://www.lauracoppo.it/la-riqualificazione-energetica/le-6-regole-per-un-corretto-isolamento-termico-dall-interno-degli-edifici
Buon pomeriggio,
la mia abitazione (abito in una bifamiliare)ha il problema rilevato nella figura n. 4 in alcune finestre e nel portoncino d'entrata con in più dei punti neri che non si risolvono nemmeno con prodotti specifici antimuffa. Per regolare meglio l'umidità interna ed evitare condensa anche sui vetri (ho alcune finestre senza balcone esterno) ho un deumificatore potente(24lt/24h.)che, in parte,tenendolo acceso anche di notte, contiene il problema. Chiaramente nei muraletti di cemento la temperatura è più fredda e lì condensa l'umidità. Avrei ipotizzato un cappotto interno oppure attendo da lei qualche altra proposta. Grazie, Luca
Buongiorno Luca,
è giusto fare ipotesi con dati certi in mano.
Non è possibile per me fornire alcun tipo di soluzione così, solo sulla base di una breve descrizione del problema.

Soluzioni ne esistono, più di una. Il punto è usare quella giusta.

L'isolamento dall'interno non sempre è una soluzione corretta per la risoluzione dei ponti termici e se ci sono problemi di umidità interna.

La invito ad approfondire qui: http://www.lauracoppo.it/la-riqualificazione-energetica/le-6-regole-per-un-corretto-isolamento-termico-dall-interno-degli-edifici
Buonasera vi descrivo brevemente il mio problema e chiedo la vostra gentilezza di rispondermi,sono proprietario di un appartamento situato al ultimo piano ,da ultimi 7 anni ho gravissimi problemi della formazione di muffa nera e anche quella bianca lungo tutte le pareti di casa mia anche quelle non rivolte verso nord,altro gg abbiamo incaricato un technico che ci a fato la perizia e ha detto che bisogna mettere uno strato isolante di 12cm sotto tetto perche ce forte dispersione di calore verso alto,come io in questi 7anni ho subito i danni materiali molto consistenti e condomini si sono opposti di fare i lavoro volevo sapere se poso rivolgermi ad un legale per far valere i miei dritti .Costo del lavoro ammonta a 4500e a danni che ho subito io fino adesso 6000e.Io sono in possesso di foto e continuo pulire i muri e la casa mi sono sentito rispondere alla assemblea che loro non vedono tutto sto degrado,come faccio lasciare respirare la muffa a miei due figli minori e moglie asmatica
Salve Valter,

le spore della muffa, soprattutto quella nera, possono essere molto dannose per la salute. Per cui le consiglio di intervenire presto.

Come più volte detto a chi mi ha scritto dei commenti, ci sono dei metodi "veloci" per pulire la muffa, ma a distanza di poco tempo questa si ripresenta: se non si eliminano le condizioni favorevoli per cui si moltiplica, questa si ripresenterà sempre.

Per quanto riguarda la ripartizione delle spese, temo dovrà pagare lei da solo i lavori di isolamento, perché rappresentano un "miglioramento energetico" che va a suo beneficio (cioè di chi abita all'ultimo piano).

Vanno ripartite invece tra tutti i condòmini, i lavori sul tetto che riguardano la sicurezza e la protezione: rifacimento del manto, problemi di infiltrazioni d'acqua, rifacimento grondaie, camini, manutenzioni varie sono spese a cui devono rispondere tutti.

In bocca al lupo!
+1
buongiorno
ho comprato a gennaio un appartamento in classe b al piano terra e la camera a nord ha avuto un esplosione di muffa dentro l'armadio, dentro il cassone del letto dopo qualche giorno la muffa è arrivata al bagno negli angoli del soffitto in alcuni punti del pavimento e nel telaio della porta,l'ho trovata anche sotto il letto in cameretta
il peggio è in camera da letto però non ho potuto spostare l'armadio perchè è ad angolo ma nel pezzo del muro che si vede da sopra non c'è nulla anche se l'interno dell'armadio sta diventanto tutto nero di muffa, ho il palchetto x terra che nelle vicinanze dell'armadio è diventato più scuro, inoltre sento arrivare aria fredda da dietro l'armadio e quando prendo un vestito da dentro l'armadio lo trovo sempre molto freddo, è normale?
dimenticavo la sera quando entro in camera da letto sento proprio uno sbalzo di temperatura rispetto al resto della casa
consigli?
grazie
Buongiorno Elena,
la situazione che descrive sembra piuttosto grave.
Non ho capito se l' abitazione che ha acquistato è una nuova costruzione oppur no.

Se è una nuova costruzione non dovrebbe assolutamente presentare condizioni simili e dunque ciò è ancora più grave.

La muffa si presenta se sussistono particolari condizioni: temperatura e grado di umidità sono le principali.

Non esiste una risposta facile alla sua domanda perché è necessario capire bene le cause scatenanti per individuare anche il modo giusto per risolverle.
Buonasera Laura,
nella camera dei ragazzi si verifica la situazione descritta al punto 8: l'acqua molto fredda che ricarica la cassetta wc, incassata nella parete che separa camera da bagno, crea sulla parete della camera una macchia di muffa quadrata. Abitiamo in un appartamento al 2 piano senza altri problemi di muffa se non questo. E' possibile risolvere il problema utilizzando pitture particolari? Come possiamo intervenire? Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti.
Buongiorno Pier,

non c'è una soluzione risolutiva se non:
- migliorare le condizioni di umidità dell'ambiente, evitando quindi la condensa "alla radice";
- ma se dice di non aver problemi simili nel resto dell'appartamento, probabilmente creare una controparete, in modo da dare maggior spessore dietro alla cassetta le risolverebbe il problema.

Saluti
Laura
Citazione Pier:
Buonasera Laura,
nella camera dei ragazzi si verifica la situazione descritta al punto 8: l'acqua molto fredda che ricarica la cassetta wc, incassata nella parete che separa camera da bagno, crea sulla parete della camera una macchia di muffa quadrata. Abitiamo in un appartamento al 2 piano senza altri problemi di muffa se non questo. E' possibile risolvere il problema utilizzando pitture particolari? Come possiamo intervenire? Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti.

Romere e coibenare la cassetta o immettere acqua tiepida (!)...
-1
Buongiorno, ho visto questo blog e chiedo cortesemente a cosa sia conducibile il mio problema: abito in una casa nuova da tre anni. Circa un anno fa mi sono accorto della comparsa di muffa come l'esempio n°4 da lei descritto, ma non ho dato molta importanza al fatto dato che la stanza è un bagno. Ora a distanza di un anno anche le altre tre stanze del reparto notte aventi finestre presentano lo stesso problema. Ho chiamato a rapporto prima il direttore dei lavori ed in seguito serramentista e impresa edile. Ora tutti tendono a lavarsi le mani. I miei serramenti sono in monoblocco in PVC marca Finstral, per toglierne uno rischio il sollevamento della malta circostante e non vorrei subire il danno senza esser risarcito. Cosa mi consiglia di fare?
Buongiorno Omar,
il fatto di utilizzare prodotti di prima qualità non significa che questi, in assoluto, non diano problemi.

Come già detto in altri articoli riguardanti le finestre ( http://www.lauracoppo.it/la-riqualificazione-energetica/3-1-fattori-per-scegliere-serramento-ideale ) il montaggio è una componente fondamentale per la durata delle opere eseguite.

Nel suo caso, per capire a fondo cos'è successo, vanno controllati tutti i parametri relativi alle condizioni interne dell'abitazione e a come lei "vive la casa" e a eventuali problemi legati alla (ipotizzo) non corretta installazione del serramento in modo da evitare tutti i ponti termici.
Buongiorno nuovamente, la ringrazio per la risposta alla mia domanda. Oggi sono intervenuti i serramentisti smontando un serramento per individuara la causa del problema che Le accennavo. Le accenno anche il tipo di muratura inmpiegata: partendo dall'interno abbiamo un muro da 25 cm seguito da 10 cm di isolamento ed altri 13 cm di parete esterna. Abbiamo constatato che la piana in marmo era correttamente posata mantenendo circa 3 cm di distacco dalla fine del muro interno. Al di sotto della piana però sul muro interno che misura 25cm non era stato applicato nessun tipo di isolante termico. il serramentista afferma che senza tale isolante non potrò mai esser certo di un buon risultato finale. Essendo io l'utilizzatore finale a chi devo imputare tale danno (Impresa edile, tecnico dei lavori oppure entrambi)? La ringrazio anticipatamente.
Buongiorno architetto,
tre anni fa ho acquistato una nuova costruzione. mi avevano prospettato una casa moderna con caratteristiche ideali per il risparmio energetico. dopo solo un anno e mezzo mi ritrovo i muri perimetrali pieni di muffa agli angoli e lungo tutta la lunghezza del battiscopa. ho chiesto al costruttore di rimediare il quale si è limitato ad una serie infinita di scuse improbabili e a ridipingermi casa con una pittura a sua detta miracolosa. oggi la situazione è disperata. ho la metà di casa infestata dalla muffa, un bimbo piccino che dovrà viverci dentro e tanta tanta preoccupazione id veder buttati via tutti i nostri risparmi. ho cercato di coinvolgere i condomini, ma i loro danni sono molto più limitati rispetto a me e non vogliono lanciarsi in cause legali. non so cosa fare. se procedere per vie legali da solo o provare ancora a coinvolgere i condomini. la situazione peggiora di giorno in giorno e io temo per la salute di mio figlio.
grazie in anticipo.
Buongiorno Giancarlo,

mi dispiace per la sua situazione e anche se non la potrà consolare, Le confermo che situazioni simili alla sua ne ho sentite parecchie.

Purtroppo costruire con materiali di nuova generazione non significa sempre che questi siano stati utilizzati bene. La qualità costruttiva si vede a fine lavori, se si presentano problemi oppure no e come si comporta l'edificio.

Credo che poco o tanta, dopo solo tre anni neanche gli altri condomini dovrebbero accettare di avere della muffa in casa. La muffa non rientra tra i "vizi gravi" di una costruzione, ma rappresenta comunque un indicatore di alcuni problemi di qualità costruttiva.

Qualche suggerimento per migliorare la sua situazione? E' necessario migliorare le condizioni di umidità interna e delle temperature superficiali delle pareti. Per il primo punto un deumidificatore potrebbe aiutarla durante il periodo di "emergenza" perchè non è comunque una soluzione definitiva, per il secondo punto invece è indispensabile intervenire sulle strutture.

In bocca al lupo. Laura
Salve visto la sua competenza le volevo porre il mio caso appartamento cob 10anni di vita da poco ristrutturato il mio problema e nella camera da letto su due pareti una a nord e una a nordovest quelle dove poggia l armadio ad angolo mi spiego nei giorni passati trovavo spesso condensa vicino gl infissi poi ho gettato l occhio dietro l armadio ed era pieno di muffa addensata lungo le due pareti ma maggiormente nell angolo tra le due pareti .come potreii rimediare?
E' del tutto evidente che c'è un problema di cattivo isolamento.
I rimedi con candeggina o altri prodotti riescono a tamponare solo in minima parte, e se si riesce a pulire la parete, lo si fa solo da un punto di vista visivo.

Quella parete, infatti, rimarrà fredda, farà da ponte termico e sarà un ottimo punto in cui la muffa attecchisce.

L'unica cosa che posso dirle è di far fare una diagnosi energetica ad un tecnico competente. Eviti di far fare un cappotto senza preventiva analisi del problema.

Soprattutto non chieda consiglio alla ditta di ristrutturazione o all'artigiano, soprattutto con l'idea di risparmiare...

Sa quante volte mi sento dire da clienti che gli era stato consigliato di isolare solo la parete a nord? Eviti isolamenti a macchia di leopardo.

Troverò molte altre info in altri articoli del blog.
salve , nella mia casa , nel piano sottotetto , ho il problema evidenziato nel caso 1 , in corrispondenza del soffitto dove ci sono le putrelle , in inverno si formano delle strisce di muffa nere , il tetto sovrastante è piano e piastrellato calpestabile, vorrei sapere se devo rifare la copertura sovrastante ( togliere cioè le piastrelle del tetto e rifare tutto ) oppure se esiste un sistema per andare sopra le piastrelle esistenti tramite materiali isolanti o , in alternativa se esistono dei metodi per intervenire dall'interno. cordiali saluti Gianluca
Salve Gianluca,

il suo problema è evidentemente un problema di ponte termico. Credo che il solaio che descrive non sia affatto isolato.

E’ possibile intervenire nel caso da lei descritto, facendo sempre attenzione che il problema che oggi lei ha sulla superficie interna venga “risolto” e non solo “spostato”.

Un intervento non appropriato potrebbe risolvere un problema, ma crearne degli altri. La verifica dell’esistente, della possibilità di intervenire e come all’esterno, oppure la scelta del prodotto ottimale da utilizzare nel suo caso, la si può fare soltanto con la consulenza di un tecnico specializzato che abbia valutato specificamente il suo caso.

La saluto e continui a seguirmi.

Laura
Salve Laura,
grazie per le importanti notizie che si possono trovare sul tuo blog.
Volevo farle una domanda: nel mio appartamento si forma condensa e successivamente muffa nella parte bassa della parete più fredda a volte (spesso) si forma l'acqua sul pavimento. L'edificio non ha isolamento termico, c'e' una camera d'aria tra i mattoncini esterni e il mio muro interno. Cosa posso fare per risolvere il mio grande problema? Ho 2 bimbi piccoli e sinceramente sono stanca di raccogliere acqua, continui raffreddori, bollette salate e vivere male. Comunque faccio arieggiare la casa ma non basta.
Grazie dell'attenzione rivoltami.
Resto in attesa di una sua risposta, cordiali saluti.
Salve Lucia,
grazie per aver apprezzato il mio blog.

La stratigrafia che Lei ha descritto corrisponde alla tipica utilizzata negli anni '60-'70. Credo quindi che si tratti di un edificio che necessita di una riqualificazione globale e temo che a poco valgano possibili piccoli interventi, che non cambierebbero la sostanza della situazione da Lei descritta.

In effetti se la casa è sufficientemente arieggiata (e quindi è sicura che non ci sia troppa umidità interna) e riscalda a sufficienza, temo che l'unica strada che Lei possa fare per risolvere il suo grande problema sia procedere ad un intervento più drastico, più importante dal punto di vista economico ma risolutivo.

Quello che mi sento di aggiungere, però, è che neanche buttare via soldi con bollette salate è molto economico. A conti fatti, riqualificando energeticamente un immobile in questo periodo si hanno diversi vantaggi: si risparmia da subito nelle spese delle bollette perchè l'edificio dal momento in cui vengono terminati i lavori richiede meno energia per riscaldarlo; si può accedere alle detrazioni fiscali al 65% fino a tutto il 2014, e fino a giugno 2015 per i condomini; se abita in condominio, ci sono anche delle formule di finanziamento specifico per rateizzare la spesa per lavori sulle parti comuni di tutto l'edificio, quindi con l'accordo di tutti i condòmini. Insomma, vale la pena pensarci se non lo ha già fatto.

Cordiali saluti. Laura
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